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RIGENERAZIONE OSSEA
Si tratta di un intervento di chirurgia orale che precede o è contestuale all’inserimento di un impianto dentale e che si rende necessario quando si verifica nel paziente una perdita di osso nella mascella o nella mandibola dove si andranno ad inserire gli impianti.
Il principio biologico su cui si basa la tecnica di rigenerazione è quello per cui le cellule che circondano l’osso eterologo che viene innestato lo integrano nel tessuto originario grazie all’irrorazione sanguigna.
L’intervento che si esegue in studio consiste nell’applicare una membrana al di sotto della quale si inserisce il materiale di riempimento che andrà a formare un nuovo tessuto osseo.
Il prodotto utilizzato è costituito da osso deantigenato e deproteinizzato, di origine bovina.
Tale materiale è altamente biocompatibile e non dà alcun rischio di rigetto di infezione legata al materiale utilizzato, in quanto sterile.
L’intervento è doloroso?
Certamente no poiché avviene in anestesia locale o se opportuno in sedazione cosciente: tale trattamento farmacologico riduce di molto i rischi di gonfiore e dolore post-operatori.
Quali sono i tempi di guarigione?
Sono variabili da soggetto a soggetto: occorre considerarne lo stato di salute generale e la quantità di volume d’osso che è andato perso e conseguentemente reintegrato.
Per ottenere una rigenerazione fisiologica dell’osso occorrono mediamente sei/otto mesi.
Dopo l’intervento devo stare a riposo?
Per le prime 24 ore è consigliabile stare a riposo e limitare al minimo l’attività fisica. È sempre opportuno che il paziente venga riaccompagnato a casa una volta ultimato l’intervento e che in ogni caso eviti di guidare perché l’azione dell’anestetico e di eventuali antidolorifici possono rallentare i riflessi.
A cosa fare attenzione dopo l’intervento?
Considerando che si tratta di un intervento chirurgico è necessario non dimenticare che la gengiva viene incisa e pertanto necessita di un certo periodo di tempo per cicatrizzarsi; soprattutto nei primi giorni sarà necessario fare attenzione al tipo di cibo ingerito e all’igiene orale che dovrà essere molto scrupolosa ma delicata perché saranno presenti i punti di sutura: dal personale di studio verranno date tutte le istruzioni opportune (riportate su un'apposita modulistica) su come pulire la zona di intervento e sull’utilizzo di eventuali antidolorifici.
Molto consigliato è invece evitare alcol, caffè e sigarette per ridurre il sanguinamento post-operatorio e facilitare il processo di guarigione.
Va ricordato che la percentuale di successo negli interventi di rigenerazione ossea è circa del 95% nei soggetti non fumatori, del 75% nei soggetti fumatori.
RIGENERAZIONE OSSEA GUIDATA (GBR)
Quando la mandibola o la mascella, a causa di pregresse estrazioni o per motivi di conformazione anatomica sono particolarmente strette o basse, può risultare impossibile l’inserimento degli impianti.
In tutti questi casi dove la cresta mandibolare o mascellare risulta essere atrofica, si possono eseguire degli aumenti di volume in senso orizzontale e/o verticale utilizzando delle speciali membrane in goretex rinforzate in titanio.
Questi ausili fissati all’osso, diventeranno il supporto del biomateriale da innesto che ricostruirà la quota di osso mancante e necessaria per l’inserimento degli impianti.
Tale procedura richiede due interventi chirurgici: il secondo è indispensabile al fine di rimuovere le viti di supporto e la membrana che in questo caso specifico non è riassorbibile.
Gli impianti possono essere inseriti durante il primo intervento oppure in una seconda fase contestualmente alla rimozione delle viti di fissaggio e della membrana in goretex.
RIALZO DEL SENO MASCELLARE
Il seno mascellare è una cavità che si trova nell’osso mascellare sotto agli zigomi, è rivestito da una mucosa ed ha la funzione di umidificare, lubrificare e riscaldare l’aria che inspiriamo.
In quest’area si trovano le radici dei premolari e dei molari superiori.
Il rialzo del seno consiste nell’aumentare la quantità di osso presente nell’area in cui si trovano i molari superiori per potervi inserire degli impianti.
Esistono due diverse modalità chirurgiche:
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IL MINI RIALZO DELSENO MASCELLARE
Requisito indispensabile per questa metodica è l’esistenza di almeno 7/8 mm di osso basale al di sotto del seno; la tecnica prevede che attraverso l’uso di frese e di particolari scalpelli detti osteotomi, si induca la formazione di un piccolo foro sul pavimento del seno attraverso il quale inserire l’osso.
In questo modo si crea l’alloggio preciso per poter inserire l’impianto che risulterà essere completamente avvolto in parte dall’osso del paziente ed in parte dall’osso innestato
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IL GRANDE RIALZO DEL SENO MASCELLARE (in un tempo o in due tempi)